Per l’utilizzo dello stemma e per ottenere gli originali da utilizzare nella creazione di materiale, contattare via mail l’indirizzo amministratore@liceomonti.edu.it
La storia
Il bisogno di immagine e di identità ha radici profonde nella scuola e nei suoi allievi; già all’inizio degli anni novanta del secolo scorso gli studenti del Liceo Monti di Chieri individuano nell’aquila un simbolo di riferimento.
L’idea prende forma e si concretizza poco dopo: citando il prof. Gennaro Fanelli, docente del liceo per lunga parte della sua carriera fino al 2019:
[…] nascono l’aquilotto ad ali spiegate (come dire pronto ad alzarsi in volo!) e si sceglie come motto la frase di Quintiliano “Non multa, sed multum” (come dire: importante è non la “quantità” delle cose, ma il farle “bene”!).
Racconta ancora il prof. Gennaro Fanelli nel 2012:
[…] una breve storia sul nostro simbolo: l’Aquilotto ad ali spiegate con il motto “Non Multa, Sed Multum”. […] tutto comincia più di una decina di anni fa, in Italia si spendevano ancora le Lire, al Monti era preside (poi dirigente scolastico) il compianto Roberto Vignetta, chi scrive faceva parte del Consiglio di Istituto e ricopriva l’incarico di “figura obiettivo per i servizi agli studenti”. Come “figura obiettivo”, assieme ad altri colleghi, mi feci promotore di un concorso tra tutti gli studenti del Liceo Cesare Balbo (sezione classica e linguistica, ancora in piazza Silvio Pellico) e del Liceo Augusto Monti (sezione scientifica), per trovare un simbolo per il neonato “Liceo unificato Monti-Balbo”.
Il concorso lo vinse uno studente del Liceo Balbo (anno scolastico 1996/97, lo studente era Edoardo Tamagnone n.d.r.) che ideò e disegnò un simbolo che convinse praticamente tutti, perché pienamente rappresentativo di alcuni valori del nostro Liceo:
- l’Aquilotto è giovane, come i nostri studenti;
- l’Aquilotto vola alto, come può fare uno studente liceale;
- l’Aquilotto vede lontano, capacità che noi insegnanti contribuiamo a fare guadagnare ai nostri studenti con il nostro lavoro.
Poi il Motto, Non Multa Sed Multum, che ricorda in modo diretto, immediato, incisivo ciò che si fa in un Liceo come il Monti… non si impara una “moltitudine, un guazzabuglio” di cose, si imparano “bene” quelle cose che ci aiuteranno anche a volare alto e vedere lontano.
Il passaggio successivo si deve nuovamente agli studenti: durante l’anno scolastico 2017/18, con lo scopo di realizzare materiale di abbigliamento, viene proposta una revisione del simbolo. Viene abbandonato il gusto cartoonistico per un sapore più moderno e stilizzato: il motto non è più impresso su un cartiglio tenuto dall’aquila, ma inglobato nell’impostazione grafica dello stemma.
L’ultima revisione e il suo utilizzo
La revisione 2019, già presentata all’inizio di questo testo, prende direttamente le mosse dalla versione del 2016 e ne ritocca alcuni aspetti: un nuovo font per coordinare lo stemma al resto della comunicazione grafica della scuola, come suggerito dalle Linee Guida sul design della Pubblica Amministrazione proposte dall’Agenzia per l’Italia Digitale nel 2018. Viene inoltre modificata la coda dell’aquila che torna bianca bordata di nero al fine di rappresentare il piumaggio tipico dei giovani, pronti a spiccare il volo.
L’occasione, questa, per rendere lo stemma del liceo maggiormente versatile e adattabile a diversi formati, tipologie di sfondo e occasioni.
L’uso è quindi il seguente: lo stemma è bianco e può essere inserito su uno sfondo secondo necessità; in caso non siano presenti vincoli è da scegliere lo stemma rotondo su fondo blu. Di seguito alcuni esempi d’uso